Testimonianza di Esther e Marta
Esther e Marta sono una coppia che è riuscita a rimanere incinta attraverso Lesmaternity.
Sono felici e noi orgogliose. Adoriamo vedere i vostri sorrisi quando il vostro sogno di diventare mamme inizia a realizzarsi.
Esther e Marta ci raccontano il loro ultimo anno, che è stato più duro di quello che si aspettavano. Ma come dicono sempre, questo è solo l’inizio!
Condividiamo la loro testimonianza (i nomi sono fittizi per rispettare la loro privacy).
Ciao, siamo una coppia di ragazze che, come molte altre, vuole formare una famiglia. Vi raccontiamo la nostra avventura fino a oggi.
Abbiamo iniziato a cercare una clinica un anno fa. Dopo alcuni incontri, abbiamo deciso di ricorrere all’inseminazione artificiale. Il prezzo da pagare comprendeva tre tentativi. Il risultato delle analisi era buono, secondo la dottoressa avevo delle possibilità e inoltre avevo tre tentativi a disposizione. Ero tranquilla. L’unico “problema” era l’età: 36 anni. Con i farmaci non ho avuto grosse complicazioni. A volte era più scomodo assumerli per via dell’orario di lavoro, ma non ho avuto grosse difficoltà neanche a farmi le punture controllando sempre l’orologio.
L’inseminazione in quanto tale è semplicissima, non te ne accorgi nemmeno, dura 10 minuti. La cosa peggiore sono i 15 minuti successivi, in cui non sai se sei incinta oppure no, in cui non sai se ciò che senti è normale, se puoi fare questa o quella cosa…quei 15 minuti sono il ricordo più brutto che ho. E con l’avvicinarsi del giorno del test avevo persino paura di andare in bagno e scoprire di avere le mestruazioni.
Abbiamo letto un sacco di cose su internet ma erano sempre le stesse: per ognuna è diverso, i sintomi sono come quelli delle mestruazioni; rilassati, pensa ad altro…
Vi dico solo che i tre tentativi sono stati tutti uguali: a due giorni dal test mi sono venute le mestruazioni. Non so quale delle volte ho sofferto di più. Ti scoraggi, sì, ma non ti dai per vinta. Ci ho provato tre volte di fila. La dottoressa continuava a dirmi che avevo speranze. Ma al quarto tentativo mi ha detto che sarebbe stato sciocco tentare ancora. Immagino che quando non si rimane incinta si tenda a dare la colpa a qualcuno. E io l’ho data alla dottoressa, non mi piaceva come si era posta nei miei confronti. Mi era sembrato tutto molto freddo. Forse mi aspettavo di più, magari che in quei 15 giorni di attesa si preoccupasse per me, a maggior ragione dopo vari tentativi vani. Non so.
Abbiamo parlato con altre amiche che stavano provando ad avere un bambino. Ci hanno parlato di Lesmaternity.
Ho contattato Beatriz, che mi ha consigliato di rivolgermi a una clinica di Barcellona in cui lei e la sua partner si erano sottoposte a un trattamento. E così abbiamo fatto. Il rapporto, l’accoglienza, l’ambiente…tutta un’altra cosa.
Ho fornito alla clinica tutte le mie analisi e mi hanno proposto due opzioni: in vitro o inseminazione. Abbiamo ascoltato le probabilità di successo e optato per la fecondazione in vitro.
Non volevamo un altro esito negativo.
Era tutto diverso. Nuovi farmaci.
Con la puntura ovarica mi hanno estratto troppi ovuli e alla fine ne sono rimasti 10 perfetti. Abbiamo deciso di usarne due per paura di non rimanere incinta, anche se il dottore mi aveva detto che uno sarebbe bastato, visto che fino a quel punto era andato tutto bene.
Ho dovuto aspettare le mestruazioni successive perché ero iperstimolata. Così, due settimane dopo, sono tornata alla clinica per la fecondazione.
Nei giorni successivi, in cui passi dalla dolce attesa e disperazione, ho avuto sensazioni diverse dalle altre volte. Tuttavia avevo ancora i miei dubbi. Tre giorni prima della visita dal medico, sapendo che con il farmaco che assumevo non mi sarebbero venute le mestruazioni, abbiamo fatto il test di gravidanza. Positivo!!! Abbracci, pianti, telefonate…
Quella notte non abbiamo chiuso occhio (ho fatto il test di giorno e anche di notte quando son tornata a fare la pipì). Il colore era così intenso che abbiamo pensato che entrambi gli ovuli fossero stati fecondati. Dopo due giorni ho rifatto il test…colorato come prima. Ho chiamato il dottore che mi ha dato appuntamento per la prima ecografia due settimane dopo. Ma dopo una settimana ho notato che stavo perdendo sangue. Tornavano le paure, i dubbi. Il terzo test era ancora positivo…ho richiamato il dottore, che mi ha anticipato l’ecografia dicendomi di stare tranquilla.
E siamo tornate alla clinica.
È incredibile quando in quello schermo vedi due sacchetti e al loro interno i tuoi futuri figli!!! Tutti e due!
Il dottore aveva ragione. Siamo riuscite a vedere i loro cuori battere. Impressionante!
Ed è così che siamo uscite dalla clinica con la prima foto dei nostri piccoli, ma pur sempre con cautela, visto che eravamo solo alla sesta settimana.
Eccoci qua oggi. Contentissime della notizia, un po’ spaventate perché sono due in un colpo solo, ma con una grandissima voglia di iniziare a comprare vestitini a non finire e preparare tutto per il benvenuto.
Questa è la storia della mia avventura, ma non finisce qui.